Nell’agio mi sento a disagio. FRA BERNARDINO GREGO Il troppo guasta il giusto (detto popolare). Nella vita facile e agiata c’e’ la follia dell’utilitarista e nel suo confronto tecnologico l’utile diventa pigrizia. nelle cose, pero’, c’e’ uno spirito libero che (…)
Scritti
Aforismi
LA VITA ******************* L’ho molto amata, sia con voi. Pericolo di vita. Una vita non è una nascita nè una morte. Perchè distinguere una vita. La vita è una spina nel fianco della morte. ******************************* Il bello è se stesso. (…)
L’Economia Celeste nella natura terrestre
Cio’ che dai e’ tuo per sempre, Cio’ che tieni e’ perduto per sempre. PERLE DEL CORANO Tenete le mani aperte, tutta la sabia del deserto passera’ sulle vostre mani. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabia. (…)
Consiglio dei Perenni
Sei tu che fai il tempo. ANGELO SILENZIO Quando acquistiamo lo Spazio, il tempo s’allunga… Il tempo passa e riduce il tessuto, lo Spazio invece ci allarga e resiste calmo. Il tempo e’ una successione di perdite materiali, angosce, infinita (…)
Angelo spiritoso
Quando andai al catechismo, ebbi il mio primo e fatale fraintendimento sulla Divinità delle cose; mi soffermai un po’ troppo a lungo su quell’articolato nome Spirito Santo, non afferrai per niente le spiegazioni liturgico-cristiane e il mio pensiero vagò a (…)
I due mariti
C’era una donna della tribù dei Buriati, nelle steppe dell’Asia, che aveva contemporaneamente due mariti. Il primo, quello da lei preferito, era lo spettro d’uno stregone morto parecchie generazioni addietro: il secondo era invece un arcigno capo tribù. Il marito (…)
La loro Africa
Philip Larkin: Ricordo ricordo E se io come individuo riflettente, nell’era duemila d.C., non volessi più il progresso tecnologico scientifico, se volessi evadere da quel mondo intelligente e normale, potessi magicamente enuclearmi dall’odierna preziosa civiltà, io lo farei. Certo sono (…)
Lettera ad un altro artista
Solo nei momenti bui, d’incertezza, di impotente sopravvivenza, fare arte rappresenta il solo modo di vivere e comunicare. Negli anni ottanta c’eravamo scordati dell’arte, che si scontrava con il nulla o con la morte o con la povertà, eravamo affamati (…)
Il bello deve ancora venire
non è bello ciò che piace, ma è bello ciò che giace Il bello da morire, il bello come Assoluto, è la risoluzione finale di un comportamento veramente contemplativo, un sentimento di sacralità, dell’armonia totale in Cielo e in Terra. (…)
La vera arte é antisociale (contro l’arte prostituita e corruttrice)
Nella seconda metà del Novecento la rinnovata Etica edonistica legata alla elefantiaca produzione industriale, ha creato una certa “produzione estetica” meccanicistica, contraria cioè all’arte poetica, alle sue esigenze rivoluzionarie che sono prerogativa dell’anima umana e a quelle “esaltazioni” creative dell’irrazionale. (…)