Longamarcia post-temporale, l’ultimo lavoro di Bruno Ceccobelli per Volume!
di Roma, interpreta lo spazio con intensa partecipazione sacrale. Un viaggio iniziatico alle radici dell’arte come nomadismo, percorso alchemico di riscoperta e cammino.
Due strade corrono parallele all’interno della galleria e sembrano simboleggiare le due vie alchemiche (secca e umida).
Il ticchettio dell’acqua che cade ritmata, il vapore che si fa materia e si disperde nell’aria, impronte di terracotta (tradizionale e raku) dai colori accesi che, sospese su mattoni e foratini, percorrono con un’andamento ascensionale lo spazio e danno vita ad un’enorme spirale dal forte valore simbolico.
Sotto ogni calco (riproduzione fedele del piede dell’artista), una candela rischiara l’ambiente con la sua luce fioca. Gocce d’acqua cadono sulle impronte ed evaporano, ricordando antiche pozioni, incensieri religiosi.
Questa cantilena accompagna tutto il percorso, caratterizzato da una forte connotazione sensoriale, visiva e uditiva. Alle impronte corre parallela un’altra via, il cui limite è definito da un tappeto di calcinacci che costringe il fruitore a percorrere la galleria sospeso su di una struttura di legno e ferro.
Tutto lo spazio è elemento vivo, materia creata dall’artista. A terra delle luci, amplificate da una guida bianca che corre lungo le pareti, svelano il percorso e ne amplificano l’atmosfera mistica.
Il lavoro sembra far emergere un mondo invisibile fatto di risonanze misteriose.
Dialogo estetico e concettuale con il passato e con il personale mondo interiore dell’artista, da sempre fedele alla ricerca non contaminata da mode e compromessi. Gli elementi (l’acqua, il fuoco, la terra) sono scelti da Bruno Ceccobelli non solo per la loro valenza visiva o compositiva, ma per le molteplici varietà di relazioni emotive e culturali che evocano, filtri naturali in cui si mescolano riferimenti arcaici, letterari e animistici, punti nodali di distensione e condensazione di tensioni ed energie.
Un bagaglio di immagini e idee che costituiscono una chiave di lettura delle sue opere, associazioni e commistioni di personali cifrari mistici ed ermetici i cui codici dal valore semantico svelano un mondo impalpabile fatto di corrispondenze e alchimie.
Francesca Ganzenua